Se non fosse per l?instabilit? della situazione internazionale sarebbe un buon periodo per il tessile pratese. La riflessione dell?imprenditore Roberto Rosati, alla guida del consorzio Pratotrade, ? un invito ai produttori di tessuto del distretto a essere ottimisti e ad avere coraggio.
Quali sono le previsioni per il tessile pratese, alla vigilia dei principali appuntamenti fieristici in programma?
?Se prendiamo a riferimento l?enorme successo di quest?ultima edizione di Pitti Uomo, dobbiamo essere ottimisti: tantissimi visitatori e diversi espositori rimasti in lista d?attesa. C?erano facce allegre, e questo ? un segnale positivo al netto dei consueti piagnistei sulle cose non funzionano. Sul versante della moda maschile quest?edizione segner? sul 2016 il valore del lavoro dei pratesi e anche per quanto riguarda la moda donna, le tendenze sono a nostro favore. E? un buon momento, al quale senz?altro contribuisce la perfomance positiva dei negozi,che hanno registrato vendite superiori agli ultimi due anni, sia nel periodo natalizio che per i saldi. Questo significa che qualcosa si ? mosso?.
Si pu? parlare di inversione di tendenza?
?Il momento ? di grandi cambiamenti, ma la macroeconomia internazionale non manda segnali incoraggianti: gli scenari di guerra e la Cina che rallenta la crescita facendo passi indietro rispetto al mercato del lusso non favoriscono l?economia del nostro settore, da sempre molto orientato all?export. Il timore ? che questa situazione di incertezza possa riflettersi in una maggiore prudenza da parte degli imprenditori. Ma ho la sensazione che questa strategia non pagher? e che ad avere la meglio in futuro saranno quelli che in questa fase dimostreranno di avere coraggio, intraprendenza e di sapere sognare ancora?.
Per? quest?edizione newyorchese della fiera tessile organizzata anche con le risorse del Ministero per aiutare le piccole imprese ad approcciare il mercato statunitense non ? andata bene come si sperava: in pochi da Prato hanno aderito. Lei, come se lo spiega?
?Gli Stai Uniti sono un mercato interessante, ma va detto che l?estivo ? meno importante rispetto all?invernale per le aziende del distretto tessile pratese, e questo ha rappresentato senz?altro un motivo di rinuncia da parte di chi si ? trovato a decidere se investire o meno in quella fiera?.
Quali sono i prossimi progetti di Pratotrade?
?E? finalmente pronto il portale Pratoexpo.com, dove i lanifici pratesi potranno vendere i tessuti in stock service. A febbraio annunceremo la data d?uscita. C?? voluto pi? tempo del previsto perch? il processo di analisi e certificazione di ogni tessuto richiede procedure abbastanza lunghe. Ne faranno parte 41 aziende?.
Barbara Burzi
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