L?eBook ?La Corea africana? ? il quarto della collana ? da oggi ? scaricabile gratuitamente sul sito dal giornale e, si chiude, come tutti gli altri della serie, con un capitolo inedito. ? il racconto di quella spedizione azzurra attraverso le parole di uno dei protagonisti, Simone Pepe, centrocampista originario di Albano Laziale (Roma) che ? dopo le giovanili nella Roma ? ha vestito le maglie di Lecco, Teramo, Palermo, Piacenza, Udinese, Cagliari, prima di approdare alla Juventus. Vi offriamo un?anticipazione del racconto. Quello completo potrete trovarlo nell?eBook.
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Colloquio con Simone Pepe
di Pietro Oleotto
Vento d?estate, io vado al mare non m?aspettate: ?No, io quei mesi del 2010 non me li dimenticher? mai?. Simone Pepe risponde al ritornello di Max Gazz?: meglio una spiaggia assolata o le amarezze sudafricane? ?Non capita tutti gli anni di giocare un Mondiale, questa esperienza ? stata comunque importante?, racconta il tornante di Albano Laziale cancellando i risultati azzurri, un?eliminazione precoce, come non accadeva da decenni. Nato e allevato nella Roma, Pepe ha vagato nella periferia del calcio per quasi dieci anni prima di frequentare i piani alti grazie alla rifondazione della Juventus che proprio nel 2010 l?ha acquistato dall?Udinese per undici milioni: ?Anche per questo ? stata un?estate da non dimenticare?, aggiunge il bianconero che fu uno dei protagonisti del Lippi2, film che non ebbe il successo della prima edizione, quella tedesca, quella del quarto titolo mondiale. Ma se metti sul piatto quella vecchia pellicola, quella delusione azzurra, a Pepe viene quasi voglia di rivederla, considerato quello che ha passato in questi ultimi dieci mesi a cavallo fra il 2012 e il 2013, un autentico calvario fisico fatto di infortuni, lunghi stop, difficoltose ripartenze e anche un?operazione per dimenticare un guaio muscolare che era diventato cronico. (...)
In un certo senso lo stato d?animo di queste settimane ? lo stesso che lo muoveva nel quartier generale azzurro in Sudafrica, nel 2010, il Leriba Lodge, dove Simone era uno che doveva mangiare la polvere per convincere il ct. ?Con quella convocazione Lippi premi? il sottoscritto ma anche chi aveva creduto in me negli anni precedenti. (...)
?Era un gruppo compatto?, ricorda ancora il tornante juventino, quasi non capacitandosi ancora adesso del flop: ?Il nostro obiettivo non era quello di ripetere il Mondiale precedente, era passare il turno. Lippi aveva le idee chiarissime...?, aggiunge. Tanto che nell?avvicinamento all?appuntamento sudafricano Pepe fu messo in ballottaggio con il mostro sacro Camoranesi, campione del mondo in Germania, esperienza internazionale da vendere in concorrenza con uno che si era scoperto strada facendo un corridore di fascia. (...)
Il girone fu un incubo. Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia non possono essere considerati mostri del calcio se sulla maglia hai le stelle, quattro stelle come le vittorie mondiali. Il finale, poi, fu un horror.
(Il seguito e le parti mancanti nell?eBook)
L?eBook ?La Corea africana? ? il quarto della collana ?Romanzo azzurro? ed ? stato curato da Stefano Tamburini con il contributo di Valentino Beccari, Alessandro Bernini, Lucio Caracciolo, Paolo Carletti, Annalisa D?Aprile, Stefano Edel, Vittorio Emiliani, Valentina Landucci, Federico Lazzotti, Antonio Led?, Roy Lepore, Pietro Oleotto, Davide Portioli e Luca Simeone. Copertina di Federico Deidda, realizzazione tecnica di Fabio Di Donna.
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